Per chi ancora credesse di vivere
in un’epoca in cui il marketing tradizionale è padrone, ho purtroppo cattive
notizie. Al giorno d’oggi il consumatore
si è evoluto nel cosiddetto prosumer, metà produttore e metà consumatore:
non si limita più ad ascoltare ciò che i brand dicono ma è spesso egli stesso
che fornisce indicazioni preziosissime alle aziende sul prossimo prodotto. In
un’epoca come questa, il prosumer non si limita solo all’utilizzo della parola
scritta su blog e social media per esprimere la propria opinione.
La nuova frontiera di espressione è il video.
Pensateci.
Quante volte ricercando qualcosa su Google vi è capitato non più di imbattervi nella semplice risposta su Yahoo! Answers (quante volte ci ha salvato la vita?) ma più probabilmente in un tutorial?
Non avete notato poi come negli ultimi tempi la vostra timeline di Facebook sia piena di video?
Il vostro sito d’informazione preferito non ha per caso da poco subito un restyle grafico che da molto più spazio ai filmati rispetto alle precedenti versioni?
Quante volte ricercando qualcosa su Google vi è capitato non più di imbattervi nella semplice risposta su Yahoo! Answers (quante volte ci ha salvato la vita?) ma più probabilmente in un tutorial?
Non avete notato poi come negli ultimi tempi la vostra timeline di Facebook sia piena di video?
Il vostro sito d’informazione preferito non ha per caso da poco subito un restyle grafico che da molto più spazio ai filmati rispetto alle precedenti versioni?
Nulla di casuale: il fenomeno è
ormai stabilmente in atto. Ne è passata di acqua sotto i ponti dall’acquisto di
YouTube da parte di Google, con la nascita dei fenomeni (a volte grossolani e poco piacevoli) delle
YouTube Stars, a cui hanno fatto seguito poi la nascita di Vine e la successiva
aggiunta dei video
ad Instagram.
Le aziende più smart hanno intuito il trend.
Come spesso accade, un fenomeno
nato in maniera naturale è stato poi preso e modellato per scopi di business da
diverse aziende. Un esempio perfetto: i The Jackal,
un gruppo di videomaker napoletani nati nel 2005 in un’ottica just for fun che hanno realizzato un
altissimo numero di video divertenti. Il loro punto di forza è stato quello di trattare tematiche molto vicine all’attualità
ed alle persone, riuscendo a far breccia nel cuore dei fan e ad ottenere un
successo crescente, con produzioni come The Parker, una
trasposizione bitter-sweet del
fenomeno dei parcheggiatori abusivi presenti nel capoluogo campano. Già da
tempo i The Jackal sono parte del network CiaoPeople e hanno realizzato diverse
campagne in ottica di Branded Advertainment,
come la recente campagna per Alcott: il puro product placement si evolve, con
il brand che passa da un ruolo di comparsa ad un ben più importante ruolo di co-protagonista,
facendo felice allo stesso tempo il brand committente e il pubblico che guarda
la produzione video, come nel caso di 5 Motivi
per cui ODIO fare shopping con mia madre.
E se volessi realizzare una strategia di
Branded Advertainment?
Ipotizziamo di avere a disposizione
un nuovo personaggio, Mr. X, da lanciare nell’olimpo di YouTube: fotogenico,
spigliato e con una bravura fuori dal comune nel campo del food.
Di cosa abbiamo bisogno per rendere
Mr. X una nuova star?
1 Creare una storia – Mr. X sarà anche spigliato e bravo
in quello che fa, ma nessuno ancora lo conosce. E’ necessario preparare il
pubblico, costruendo una campagna teaser sul suo personaggio: la sua storia, le
sue origini, cosa lo spinge a fare ciò che fa e i suoi punti di differenza
rispetto ad altri esperti nel campo del food. Realizzare un mini-sito dove
raccogliere tutte queste informazioni e i primi video teaser sarà importante,
così come la realizzazione di una fanpage Facebook e un account Twitter dove
far parlare Mr. X con i propri futuri fan.
2 Creare sinergie – Mr. X è solo l’ultimo arrivato: è necessario fargli
“fare amicizia” con altre YouTube Star, facendolo partecipare in altre web series. Questo contribuirà ad
aumentare la brand awareness del personaggio.
3 Creare serialità – Mr. X si è fatto conoscere al pubblico, è apparso
in altre popolari webseries: è tempo di renderlo protagonista di una serie
tutta sua.
Ipotizziamo ora di avere molti contatti con aziende che operano in diversi settori merceologici e che queste abbiano a disposizione un buon budget per progetti speciali. Come convincere queste aziende ad usufruire della popolarità ormai raggiunta da Mr. X?
1 Product Placement – Mr. X è un personaggio piuttosto particolare:
indossa occhiali da sole con lenti strane mentre cucina, ama gli abiti firmati e utilizza gli elettrodomestici più moderni per cucinare. Inoltre
adora ascoltare musica grazie al suo moderno impianto perché lo aiuta ad essere creativo mentre mescola sapientemente le sue pietanze ed ama sorseggiare una birra dal sapore corposo per rilassarsi. Mentre leggevate queste righe vi sono venuti in mente brand come Bose, Ray-Ban, Ceres, Whirpool o Armani? Quali di questi brand sarebbero potenzialmente interessati ad un campione di ascolti online? Tutti!
2 Eventi – Mr. X sta
iniziando a farsi conoscere da un pubblico più vasto. E’ tempo di uscire dal
web: la partecipazione ad eventi che coinvolgono molte persone è l’ideale per
raggiungere una audience trasversale dal vivo: eventi come il Salone del Mobile
dove ci sono tematiche legate al food come EuroCucina o un evento che si
avvicina velocemente come l’Expo 2015 di Milano e che sarà dedicato al mangiar bene sono perfetti per la
nostra YouTube star per raccogliere il consenso non solo dei presenti agli
eventi ma anche per interagire con i blogger che saranno presenti in massa. Le
aziende che sceglieranno di sponsorizzare Mr. X potranno ovviamente usufruire
della sua crescente popolorità.
3 Social TV – La televisione generalista è da tempo in
crisi di ascolti, complice la poca voglia di rischiare da parte degli
autori che puntano a format ormai rodati ma che il pubblico ha dimostrato di
ripudiare come ampiamente dimostrato dal basso
share del Grande Fratello 13: oggi le persone preferisco guardare canali
tematici, anche a pagamento, o usufruire di servizi on demand.
Ecco perché l’obiettivo finale per Mr. X è quello di creare una vera e propria Social TV, che vada oltre il semplice canale YouTube dove vengono caricati video.
Ecco perché l’obiettivo finale per Mr. X è quello di creare una vera e propria Social TV, che vada oltre il semplice canale YouTube dove vengono caricati video.
Sarà necessaria una programmazione a lungo termine,
con un vero e proprio piano editoriale dove il personaggio non solo cucinerà
pietanze in tema con il periodo, (ricette Pasquali, Natalizie, estive, etc.) ma
parlerà di diversi temi mentre lo fa: l’ultimo film di Leonardo Di Caprio, il Job
Act di Renzi, la vittoria del Barcellona, le ultime notizie di Gossip, il
modello più recente di cellulare della Samsung, l'ultimo videogioco della EA Sports saranno i temi trattati che
verranno poi successivamente veicolati su diversi canali in ambito digital e social. Parte integrante del video, come già accennato nel punto uno, saranno
le aziende che godranno del product placement grazie all'esposizione raggiunta da Mr. X.
Pronti all'avventura?
Il vostro Mr. X potrebbe essere dietro l'angolo: sta a voi ora rimboccarvi le maniche e metterlo davanti ai fornelli!
Pronti all'avventura?
Il vostro Mr. X potrebbe essere dietro l'angolo: sta a voi ora rimboccarvi le maniche e metterlo davanti ai fornelli!
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Alessandro