Anche in Italia c’è spazio per le Start Up. In particolare in
ambito Mobile.
Questo è stato il messaggio lanciato dal Politecnico durante l’Osservatorio per il Mobile Marketing &
Service: crederci per fare il salto!, da gente che di idee di successo se
ne intende.
Dal palco dell’aula Carlo De Carlo del Politecnico di Milano hanno parlato
alcuni dei più importanti Venture Capitalist e Business Angels italiani.
Alla tavola rotonda moderata da Andrea Rangone, delegato del Rettore per
l’Incubatore PoliHub, hanno
partecipato Fausto Boni (General Partner – 360° Capital Partners), Gianluca Dettori (dPixel), Gianfausto
Ferrari (Superpartes – Talent Garden),
Enrico Gasperini (Digital Magics), Aurelio Mezzotero (Atlante Ventures),
Stefano Molino (Innogest SGR) e Fabio Pezzotti (Xandas New Media Ventures).
Dopo una prima parte in cui sono stati snocciolati dati sul Mobile in Italia
(in notevole aumento la percentuale di heavy users di device Mobile nel
Belpaese) si è entrati nel vivo con le domande legate al mondo dei device
mobile.
Che tipo di innovazione sta arrivando in
Italia?
Fausto Boni: “Con l’evoluzione dei device, parlare di Mobile è riduttivo.
Qualsiasi servizio con la localizzazione può essere catalogato come Mobile
service: chiunque è sempre connesso, 24h su 24.
La pervasività dei device apre delle opportunità di disruption per business a
cui non bastava il web tradizionale: ad esempio il settore dei Taxi, in una
città come Londra, è stato positivamente influenzato da applicativi mobile.”
Un monito infine da parte di Boni: “Chi non considera l’innovazione che può
apportare il Mobile rischia di soccombere.” E in Italia, non tutte le Aziende
sembrano aver compreso quanto questo settore sia in ascesa. Basti pensare che
molti siti non sono stati ancora adattati per la versione mobile!
Enrico Gasperini va al sodo e cerca di svegliare chi sogna di creare una start
up: “Un’app non basta per fare una start up! Molti ragazzi vengono in azienda a
propormi delle applicazioni convinti che basti questo... ma non è così.”
E poi Gasperini cita un dato importante: “La media europea del digital PIL è
5%. In Italia siamo ancora al 2%: c’è ancora da crescere molto!” Una sfida e
un’opportunità allo stesso tempo: le aziende italiane sono pronte a coglierla?
Aurelio Mezzotero cita degli ambiti dove secondo lui non vi è ancora un’azienda
che domina il mercato: “Ci sono delle praterie in alcuni ambiti. Ad esempio nel
Mobile Payment non c’è ancora un progetto vincente, sarebbe bello che vi fosse
in progetto in questo ambito che riuscisse ad imporsi sul mercato”.
Poi Mezzotero cita un progetto in cui ha investito ultimamente: “Abbiamo
invenstito in una community di “cacciatori di trend”, persone che vanno alla
ricerca di cambiamenti, anche lievi, e che possono aiutare le società ad
investire correttamente.
Stefano Molino utilizza un linguaggio molto tecnico nel suo intervento, per
addetti ai lavori. Ed è proprio ciò che cercavo in una conferenza come questa:
“La Gamification è lo strumento che viene utilizzato per veicolare
dell’Adveritising percepito come reward ed è un ottimo alleato per le aziende
che vogliono ad esempio fare re-targeting sui consumatori.”
Molino poi ha citato Beintoo, un’azienda che crea programmi di
Loyalty e strategie di Gamification per aziende.
Poi Rangone ha fatto un’altra domanda interessante ai partecipanti e che ha
fatto scatenare coloro che twittavano live all’evento con l’hashtag #OMMS12.
Che opportunità concrete ci sono per Start Up
che nascono in Italia? Che requisiti deve avere un Start Up per gli
investitori?
Fausto Boni: “Oltre all’idea bisogna avere la capacità di agire e trovare il
giusto time to market per agire”.
Gianfausto Ferrari: “Abbiamo delle strutture che aiutano i creatori di Start Up
a lasciare che le idee non restino tali. Vogliamo persone motivate, che pensino
che le loro idee possano cambiare non solo la vita degli altri ma anche la loro
stessa vita”.
Enrico Gasperini fa un invito agli entrepreneur italiani a non essere gelosi
delle loro idee: “Gli Imprenditori italiani non amano lo sharing. Si
accontentano del proprio orticello. Mi auguro che gli imprenditori capiscano
che è meglio avere più soci per allargare il proprio business per passare
dal’’essere re di un giardinetto a un qualcosa di più grande”.
Aurelio Mezzotero fa un’importante affermazione: “Dei 14 progetti in cui
abbiamo investito, nessun imprenditore era uguale all’altro. Di questi
progetti, coloro che risultano più “venditori” sono quelli che hanno una marcia
in più. Saper vendere, in un mercato super competitivo come quello Digitale,
non è facile. E sappiate che i primi a
cui dovete vendere l’idea sono coloro che vi devono finanziare!”
Stefano Molino: “Nel Mobile è possibile fare degli investimenti limitati
all’inizio, da quali però si può ottenere una crescita sostanziale; è possibile
comprendere se vale la pena continuare a scommetere su un’idea.”
E poi Molina cita una caratteristica fondamentale del mercato mobile, spesso
non compresa dalle aziende italiane: “E’ importante la semplicità: cose troppo
difficili da comprendere per gli utenti sono destinate al fallimento!”
Fabio Pezzotti va al sodo: “Un consiglio per le Start Up è cercare di puntare
alla sostituzione di servizi tradizionali (es. Volantini, couponing ->
groupon). Pensiamo poi al design, alla distribuzione e alla viralità: Ruzzle è
un esempio incredibile di come il successo di un prodotto sia legato a fattori
reali e tangibili.”
I messaggi lanciati da questa tavola rotonda sono tangibili:
·
MONEY. Già, denaro. Non è vero che in Italia non
girano soldi. Coloro che sono pronti a finanziare Start Up ci sono (sette i
presenti solo al Politecnico, ma non sono gli unici) e sono disposti ad
ascoltarvi. Mettete su un progetto.
·
SELL. Un’idea non basta: saper vendere è un’arte non
da tutti. Prima di vendere ai consumatori, bisogna vendere a coloro che
finanzieranno la vostra idea.
·
OPPORTUNITIES. Il Mobile è un mercato in evoluzione.
L’utilizzo dei dispositivi mobili è in costante aumento (a discapito dei
dispositivi desktop). Il futuro è aperto. Le aziende possono tuffarsi in nuovi
progetti e conquistare il mercato. Non c’è ancora un chiaro vincitore. E le opportunità esistono anche per le
piccole aziende!
·
BELIEVE. Se voi non siete i primi a credere nelle
vostre idee, nessun altro lo farà!
Serve aiuto? Con Reinventami ci occupiamo da tempo di Mobile, aiutando con
successo molte realtà a sviluppare una strategia vincente in questo ambito. Se
siete interessati a questo tema per la vostra azienda e volete un aiuto,
contattateci! Se invece volete restare aggiornati, seguitemi su Twitter, @AlexCerveza per
restare aggiornati sulle ultime novità.
Alessandro Capezza
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