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Wednesday 8 May 2013

[#JOB] 4 Tips per Risorse Umane e Jobhunter: cosa NON fare durante un colloquio di lavoro



Questo articolo nasce da un presupposto: girovagando su internet ho trovato davvero una miriade di articoli e video-tutorial sul tema "Come affrontare un colloquio di lavoro", tutti dedicati ai candidati. E per le Risorse Umane? A mio avviso, c'è bisogno anche di qualche consiglio per coloro che sono dall'altra parte della scrivania.
Nell’epoca dei Master, dei corsi di specializzazione e d’aggiornamento, dei tutorial online, di Linkedin e del Social Media seeking, dove il colore o la foto di apposta su un curriculum possono fare la differenza, i primi a dare il buon esempio devono essere coloro che effettuano i colloqui.

Come? Ecco quattro utili  consigli da tenere a mente per gli HR durante la più classica delle job interview:


1.      Mettere a proprio agio il candidato. Banale? Scontato? Non tanto! Il candidato è una persona che aspira ad un nuovo lavoro: sorridere è il primo dei consigli che mi sento di dare. Cercate di essere naturali e non altezzosi. Il risultato vi sorprenderà e trovare la persona più adatta per la vacancy sarà probabilmente molto più semplice!


2.       Non giudicate troppo velocemente. Il periodo è quello che è: poche posizioni disponibili per molte persone. Se vi sembra che le risposte del candidato siano meccaniche, spesso la verità è dietro l’angolo: quel candidato che state intervistando ora ha probabilmente risposto a quella domanda innumerevoli volte. La frustazione potrebbe incidere. Andate più in profondità, non siate banali.
3.       Non dare risposte vaghe alle curiosità del candidato. “Ha qualche altra domanda da farmi?” è sicuramente la più classica delle domande finali da colloquio. Dopo aver ascolta la storia accademica, lavorativa e personale della persona che avete di fronte, il minimo che possiate fare è concederle informazioni complete. Non limitatevi a ripere la descrizione dell’annuncio presente sul sito aziendale a un’eventuale richiesta di informazioni più approfondite sulla posizione richiesta: è un diritto imprescindibile del candidato conoscere il più possibile di un lavoro che andrà ad occupare buona parte della sua vita da quel giorno in avanti e fare le sue valutazioni in merito.


4.    Rispettare le dead line. Quella che dovrebbe essere una pratica comune, fin troppo spesso viene lasciata al caso. E’ vero: come già detto vi sono molti candidati per poche positio. Ma è anche vero che chi è alla ricerca di un lavoro merita rispetto. E anche una mail di risposta con un rifiuto può essere “apprezzata”: il candidato si mette l’anima in pace e va avanti, invece di restare – a volte per settimane – in attesa di una risposta promessa.

Mi sembrava fin troppo banale inserire consigli sulla gestualità come non incrociare le braccia o sbadigliare, azioni che possono letteralmente abbattere la carica positiva di una persona che sta affrontando un colloquio.

Tenendo a mente questi semplici tips, sono sicuro che sarà più semplice trovare il vostro prossimo candidato ideale.

Peace!

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