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Wednesday 9 April 2014

Creare una YouTube Star in 6 Mosse

Per chi ancora credesse di vivere in un’epoca in cui il marketing tradizionale è padrone, ho purtroppo cattive notizie. Al giorno d’oggi il consumatore si è evoluto nel cosiddetto prosumer, metà produttore e metà consumatore: non si limita più ad ascoltare ciò che i brand dicono ma è spesso egli stesso che fornisce indicazioni preziosissime alle aziende sul prossimo prodotto. In un’epoca come questa, il prosumer non si limita solo all’utilizzo della parola scritta su blog e social media per esprimere la propria opinione.

La nuova frontiera di espressione è il video.

Pensateci.
Quante volte ricercando qualcosa su Google vi è capitato non più di imbattervi nella semplice risposta su Yahoo! Answers (quante volte ci ha salvato la vita?) ma più probabilmente in un tutorial?
Non avete notato poi come negli ultimi tempi la vostra timeline di Facebook sia piena di video?
Il vostro sito d’informazione preferito non ha per caso da poco subito un restyle grafico che da molto più spazio ai filmati rispetto alle precedenti versioni?



Nulla di casuale: il fenomeno è ormai stabilmente in atto. Ne è passata di acqua sotto i ponti dall’acquisto di YouTube da parte di Google, con la nascita dei fenomeni (a volte grossolani e poco piacevoli) delle YouTube Stars, a cui hanno fatto seguito poi la nascita di Vine e la successiva aggiunta dei video ad Instagram.


Le aziende più smart hanno intuito il trend.

Come spesso accade, un fenomeno nato in maniera naturale è stato poi preso e modellato per scopi di business da diverse aziende. Un esempio perfetto: i The Jackal, un gruppo di videomaker napoletani nati nel 2005 in un’ottica just for fun che hanno realizzato un altissimo numero di video divertenti. Il loro punto di forza è stato quello di trattare tematiche molto vicine all’attualità ed alle persone, riuscendo a far breccia nel cuore dei fan e ad ottenere un successo crescente, con produzioni come The Parker, una trasposizione bitter-sweet del fenomeno dei parcheggiatori abusivi presenti nel capoluogo campano. Già da tempo i The Jackal sono parte del network CiaoPeople e hanno realizzato diverse campagne in ottica di Branded Advertainment, come la recente campagna per Alcott: il puro product placement si evolve, con il brand che passa da un ruolo di comparsa ad un ben più importante ruolo di co-protagonista, facendo felice allo stesso tempo il brand committente e il pubblico che guarda la produzione video, come nel caso di 5 Motivi per cui ODIO fare shopping con mia madre.



E se volessi realizzare una strategia di Branded Advertainment?

Ipotizziamo di avere a disposizione un nuovo personaggio, Mr. X, da lanciare nell’olimpo di YouTube: fotogenico, spigliato e con una bravura fuori dal comune nel campo del food.
Di cosa abbiamo bisogno per rendere Mr. X una nuova star?


1 Creare una storia – Mr. X sarà anche spigliato e bravo in quello che fa, ma nessuno ancora lo conosce. E’ necessario preparare il pubblico, costruendo una campagna teaser sul suo personaggio: la sua storia, le sue origini, cosa lo spinge a fare ciò che fa e i suoi punti di differenza rispetto ad altri esperti nel campo del food. Realizzare un mini-sito dove raccogliere tutte queste informazioni e i primi video teaser sarà importante, così come la realizzazione di una fanpage Facebook e un account Twitter dove far parlare Mr. X con i propri futuri fan.

2 Creare sinergie – Mr. X è solo l’ultimo arrivato: è necessario fargli “fare amicizia” con altre YouTube Star, facendolo partecipare in altre web series. Questo contribuirà ad aumentare la brand awareness del personaggio.

3 Creare serialità – Mr. X si è fatto conoscere al pubblico, è apparso in altre popolari webseries: è tempo di renderlo protagonista di una serie tutta sua.




Ipotizziamo ora di avere molti contatti con aziende che operano in diversi settori merceologici e che queste abbiano a disposizione un buon budget per progetti speciali. Come convincere queste aziende ad usufruire della popolarità ormai raggiunta da Mr. X?

1 Product Placement – Mr. X è un personaggio piuttosto particolare: indossa occhiali da sole con lenti strane mentre cucina, ama gli abiti firmati e utilizza gli elettrodomestici più moderni per cucinare. Inoltre adora ascoltare musica grazie al suo moderno impianto perché lo aiuta ad essere creativo mentre mescola sapientemente le sue pietanze ed ama sorseggiare una birra dal sapore corposo per rilassarsi. Mentre leggevate queste righe vi sono venuti in mente brand come Bose, Ray-Ban, Ceres, Whirpool o Armani? Quali di questi brand sarebbero potenzialmente interessati ad un campione di ascolti online? Tutti!

2 Eventi Mr. X sta iniziando a farsi conoscere da un pubblico più vasto. E’ tempo di uscire dal web: la partecipazione ad eventi che coinvolgono molte persone è l’ideale per raggiungere una audience trasversale dal vivo: eventi come il Salone del Mobile dove ci sono tematiche legate al food come EuroCucina o un evento che si avvicina velocemente come l’Expo 2015 di Milano e che sarà dedicato al mangiar bene sono perfetti per la nostra YouTube star per raccogliere il consenso non solo dei presenti agli eventi ma anche per interagire con i blogger che saranno presenti in massa. Le aziende che sceglieranno di sponsorizzare Mr. X potranno ovviamente usufruire della sua crescente popolorità.

3 Social TV – La televisione generalista è da tempo in crisi di ascolti, complice la poca voglia di rischiare da parte degli autori che puntano a format ormai rodati ma che il pubblico ha dimostrato di ripudiare come ampiamente dimostrato dal basso share del Grande Fratello 13: oggi le persone preferisco guardare canali tematici, anche a pagamento, o usufruire di servizi on demand.
Ecco perché l’obiettivo finale per Mr. X è quello di creare una vera e propria Social TV, che vada oltre il semplice canale YouTube dove vengono caricati video.


Sarà necessaria una programmazione a lungo termine, con un vero e proprio piano editoriale dove il personaggio non solo cucinerà pietanze in tema con il periodo, (ricette Pasquali, Natalizie, estive, etc.) ma parlerà di diversi temi mentre lo fa: l’ultimo film di Leonardo Di Caprio, il Job Act di Renzi, la vittoria del Barcellona, le ultime notizie di Gossip, il modello più recente di cellulare della Samsung, l'ultimo videogioco della EA Sports saranno i temi trattati che verranno poi successivamente veicolati su diversi canali in ambito digital e social. Parte integrante del video, come già accennato nel punto uno, saranno le aziende che godranno del product placement grazie all'esposizione raggiunta da Mr. X.

Pronti all'avventura?
Il vostro Mr. X potrebbe essere dietro l'angolo: sta a voi ora rimboccarvi le maniche e metterlo davanti ai fornelli!

Per oggi è tutto! Per essere sempre aggiornati sul mondo della comunicazione e del marketing, seguitemi su Twitter:




Cheers,
Alessandro




Monday 7 April 2014

Utilizzare i Forum per Promuovere un Articolo? Yes, We Can!


E' praticamente da sempre che lavoro nel campo dei Social Media. 

Avevo circa 15 anni quando mi avvicinai a questo mondo.
I Social Network per eccellenza dei primi anni Duemila erano i forum e la mia passione per i videogames mi spingeva a frequentarli il più possibile per tenermi in contatto con altri nerd/geek appassionati come il sottoscritto. In particolare, la mia preferenza era per quello di Multiplayer.it, ancora oggi vera e propria bibbia per gli appassionati del genere.
Ricordo che la mia passione mi spinse in un percorso particolare: prima assiduo lurker, poi membro attivo della community ed infine Moderatore, quello che definirei il primo e preistorico Community Manager.



Da Moderatore, il passo è breve: la sezione Nintendo del sito ricercava Redattori (il GameCube era la console della grande N all'epoca, un gioiellino che ha sfornato qualche capolavoro, ma che purtroppo non ha riscosso il successo sperato). Mi proposi ed ecco che in breve diventai prima redattore semplice, salendo successivamente di livello, fino ad occuparmi del sito come Newshunter ed infine come Supervisor della sezione Nintendo.

Il forum diventava mezzo di discussione ma, soprattutto, mezzo di promozione.All'epoca si puntava tutto sui motori di ricerca, ma soprattutto sulla Community.
L'ultimo articolo che veniva inserito in sticky topic per renderlo immediatamente visibile ai "followers".

Ed oggi? E' ancora pensabile utilizzare i forum o sono qualcosa che non funziona?
La mia opinione è che i forum siano ancora un mezzo potente, se ben utilizzato.
E' impensabile creare al giorno d'oggi un forum generico (seppur in giro veda ancora molti tentativi....). Nel caso di community come quella già citata di Multiplayer o ad esempio Androidiani, dove gli utenti possono parlare di argomenti molto specifici, il forum è un mezzo potentissimo. 
Su questa tipologia di forum è possibile trovare due tipologie di utenti:
  1. Il random user, il classico utente che va sul forum perché Google lo ha guidato a quella "soluzione" 
  2. Il passionate user, l'utente fidelizzato a quella community (che probabilmente passerà molto tempo a catechizzare i nuovi arrivati sul rispetto delle regole di un luogo che non conoscono)


Dando per scontato che chiunque oggi crei un forum abbia un sito legato ad esso, è molto importante attirare la seconda categoria di utenti sul forum. Saranno infatti i passionate user che:
  •  utilizzeranno il forum
  • lo riempiranno di contenuti
  •  creeranno le amicizie virtuali necessarie a sviluppare la community (e i ritrovi dal vivo!)
  • commenteranno in maniera positiva gli articoli postati e li condivideranno sui "social network tradizionali" 

E' più importante tenere vivo un forum o i classici Facebook & co.?
Viviamo ormai in un mondo Facebookcentrico, dove tutti i contenuti passano per il colosso con sede a Palo Alto, dove l'utente medio si è abituato a cliccare su di un link postato dalla fanpage ufficiale o condiviso da un amico. Eppure tenere vivo un forum, tenere viva una community al di fuori di Facebook è importantissimo. Per quanto i Gruppi di Facebook abbiano provato ad imitare il concetto dei Forum, trovo che gli utenti si sentano limitati da un concetto che non è nativo del Social Network di Zuckerberg. L'importante è tenere viva la componente Social all'interno del forum, consentendo agli utenti di condividere i contenuti postati su Facebook e le altre piattaforme alle quali sono iscritti.


Cheers,
Alessandro