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Tuesday 12 February 2013

[#SOCIAL] Le 5 Best practice per Brand Page su Instagram.

Qualche giorno fa ero presente all’Osservatorio sul Mobile al Politecnico  dove Doxa ha presentato un’interessante ricerca sui 5 Profili tipici dei Mobile Surfer italiani. Tra questi, il più interessante per le aziende risulta il cosiddetto Brand Fan. Riporto testuamente: “Hanno accettato lo Smartphone, cogliendone i pregi  ma non sottovalutandone le possibili insidie in termini di invasività. Sono vicini al mondo Adv, attivi e coinvolti nel dilogo one to one che hanno instaurato con i brand. Il cluster più facile da conquistare.”
 Le caratteristiche di questo cluster risultano molto interessanti per le aziende che vogliono entrare o già sono entrate nel settore Mobile: 
- HEAVY USER. Media di utilizzo di Smartphone 75 minuti al giorno contro soli 60 minuti di media generale.
- MOBILE SURFER. Prediligono la navigazione da versione mobile rispetto alle App.
- MOBILE PAYMENT. Fanno più di altri acquisti online tramite smartphone
- ADV? YES, PLEASE. Non vivono la presenza di advertising come intrusiva o fastidiosa. Anzi, la apprezzano.
- CHECK IN ADDICTED. Generalmente sono propensi a fornire alle aziende il consenso a registrazione e geo-localizzazione.
- WE WANT DEALS. Il 43% ha ricevuto buoni sconto (contro il 37% di media del totale) e li ha utilizzati nel 25% dei casi.
In generale quindi, secondo questa ricerca, i cosiddetti Brand Fan sono il segmento di coloro che ha evidenziato un miglior rapporto tra stimoli delle aziende e azioni messe in atto.



In un mercato Mobile in continua evoluzione, le risorse a disposizione per le imprese per raggiungere utenti consenzienti sono molteplici. Canali come Facebook, Twitter, Brand App sono all’ordine del giorno. 

In questo articolo però voglio parlarvi del canale che negli ultimi tempi si è fatto prepotentemente largo, anche tra le aziende: Instagram.



Introdotta nell’Apple Store ad Ottobre 2010, in appena due mesi l’App ha raggiunto l’esorbitante cifra di 1 Milione di utenti. Due anni circa dopo, a Marzo 2012, Instagram raggiunge i 25 Milioni di utenti, venendo acquistata da Facebook per 741 Milioni di dollari e risultando disponibile anche per i sistemi Android. 

A Maggio 2012 si calcolava che fossero caricate 58 foto ogni secondo.

A Settembre 2012 gli utenti attivi su Instagram sono circa 100 milioni.

 Un vero e proprio fenomeno planetario per una App che forse è più di qualunque altra il simbolo di come il presente sia sempre più legato al Mobile. Un progetto che ha fatto breccia nel cuore di milioni di persone (e venendo imitato da Twitter, Flickr e altre aziende) sfruttando il concetto che un’immagine, modificata ed abbellita tramite i venti filtri disponibili, può esprimere un concetto con maggiore immediatezza rispetto a una frase. Un concetto che molte aziende sembrano aver compreso. 
Il trend principale in questo momento è la creazione di contest: si spingono i fan a postare foto e utilizzare determinati hashtag dietro la promessa di premi e coupon. 
Più in generale vi sono delle linee guida da seguire per comunicare attraverso Instagram:

 



- SIATE DIFFERENTI. Be Different non è soltanto uno degli slogan maggiormente riusciti della storia. Assicuratevi di postare foto che gli utenti non possano trovare su altri canali per non risultare ripetitivi. Un esempio? Le foto del backstage di una sfilata, il dietro le quinte di un film, il retrobottega di una gelateria artigianale. Le idee sono infinite. La fantasia è l’unico limite!







- SIATE RILEVANTI. Come ho scritto all’inizio dell’articolo, gli utenti su Instagram superano ormai i 100 Milioni. Come fare ad emergere dalla massa? Semplice, bisogna postare contenuti che diano un valore aggiunto a chi li visualizza (una legge che vale maggiormente su un Social network dedicato alla fotografia). Postare deal, pubblicizzare offerte (meglio se esclusive per questo canale) può essere una strategia vincente!






- RENDETE ATTIVI I VOSTRI FAN. Più si utilizza Instagram, più la fame di followers e l’utilizzo di hashtag aumentano. E’ quasi una legge non scritta. E vale anche le brand page! Incoraggiare i nostri user ad utilizzare gli hashtag della pagina è fondamentale per aumentare il numero di gente che segue il vostro account aziendale. NBC Newsha realizzato una strategia  di successo quando ha coinvolto i propri user con l’hashtag #DroughtWatch: era dagli anni ’50 che una siccità così forte non colpiva gli Stati Uniti ed NBC ha chiesto ai propri followers di scattare foto che ritraessero questo fenomeno taggandole con l’hashtag di riferimento. Alcune di queste sarebbero poi state postate sul Tumblr blog dell’azienda media americana e sull’account Instagram stesso.




- ESSERE SMART. Vi sono molte strade per avere successo. Sicuramente essere furbi (quel tanto che basta!) è una di queste. Essere smart su Instagram significa fondamentalmente sfruttare ciò che ha maggiormente successo su questo Social Network. Due esempi? 


1) Le celebrità, nell’epoca in cui la privacy è andata letteralmente a farsi benedire, hanno ormai capito come nascondersi dai fotografi sia controproducente. Mostrarsi il più possibile (in condizioni non pietose, possibilmente) è fondamentale. E le star sono disponibili a fare accordi di sponsorship con i brand. Sono a questo punto le aziende che devono sfruttare a 360° le partnership, anche pubblicando foto di questi sul loro account Instagram.



2) Postare foto di animali, il cosiddetto cute stuff. Una strategia antica come il mondo che è riproponibile su tutti i canali, figuriamoci su un canale basato sulla condisione di foto! Il vantaggio di una strategia del genere è che si può applicare a brand che operano praticamente in ogni campo. Come dimostra ad esempio questa foto dell’account del San Francisco Museum of Modern Art!



Banale? Scontato? No! Semplicemente funzionante.

- RENDETE I VOSTRI FAN PROTAGONISTI. Cosa c’è di meglio della gratificazione? Una volta bastava che  un fan ricevesse un autografo dal suo idolo per renderlo l’essere più felice sulla faccia della terra. Nell’epoca dei Social Media le cose sono cambiate: oggi essere seguito o retweetato dalla una celebrità è ciò che conta. E su Instaram? Rendere felice i fan è semplice: basta creare una foto dove si cita il fan della settimana. Un buon tool da utilizzare per creare foto è Instamessage, una App con cui creare in tutta semplicità delle foto con scritte nel formato di Instagram. E la fidelizzazione... è assicurata. Easy!





Quando qualcosa ha successo, fa rumore. Un rumore assordante. E i player più smart non stanno a guardare. Diamo un’occhiata alle risorse che possiamo utilizzare per potenziare Instagram!



 Se state cercando un tool che vi aiuti a capire come migliorare l’approccio su Instagram potete provare Statigr.am!






Statigram è un’interessante risorsa per chi vuole far Social Media Marketing: oltre ad offrire statistiche sul proprio account (ad esempio il tipo di filtro col quale abbiamo ottenuto il maggior numero di like), questo servizio da una panoramica sui trending hashtag del momento comparati con quelli che utilizzaimo aiutandoci quindi ad implementare una strategia ottimale per le prossime foto postate. 

Una feature interessante è la creazione di Contest per aziende grazie un toolkit messo a disposizione da Statigram. Due esempi:






1) Pei Wei, una catena asiatica di ristoranti presente negli USA ha creato un contest legato all’hashtag #blackpepperchicken: seguendo l’account Instagram @PeiWeiAsianDiner e pubblicando una foto creativa sul social network con gli ingredienti del prodotto in questione,        si ha la possibilità di vincere un buono di 500$. Non male come modo per coinvolgere i fan vero?





2) Un altro modo
 per incoraggiare i fan? Rompere la routine! E cosa rompe meglio la routine di un bel viaggio? Si basa su questo concetto il contest di Soludos & Russh, dove un fortunato vincitore si porterà a casa un volo andata e ritorno per gli USA dove potrà scorazzare su un auto per un viaggio on the road con un budget totale di 3500 dollari. L’unica richiesta è ovviamente quella di seguire l’account @russhmagazine e mandare una foto! 



Un’altra risorsa alla quale hanno fatto ricorso molti brand, anche importanti come Nike, National Geographic Channel o Armani è Followgram.




Followgram è una realtà italiana che rende Instagram utilizzabile da dispositivi desktop. Un controsenso? No, stando al successo e al buzz che ha ottenuto questo sito che tramite un’interfaccia semplice permette la navigazione del Social network fotografico. Le aziende hanno la possibilità di abilitare dei Brand Account che prevedono interessanti feature come la possibilità di creare degli album navigabili, un po’ come su Facebook.



Voglia di contattare privatamente gli Instagramers che vi seguono? C’è Instamessage!




Instamessage è un programma che aggiunge la possibilità di chattare con gli amici di Instagram, un po’ sullo stile di WhatsApp. Potrebbe risultare interessante per le aziende contattare gli utenti privatamente. Il rischio dietro l’angolo è pero che le aziende risultino invasive. Da usare con moderazione!



Infine una curiosità: ecco a voi  la Socialmatic Camera.




E’ il caso di ADR Studios che non molto tempo fa ha creato un prototipo di macchina fotografica basato sul logo di Instagram. Una vera chicca che ha attirato degli investitori su Indiegogo, anche se non ha raggiunto il numero di fondi necessari. Ne risentiremo parlare? O gli utenti si accontenteranno del loro smartphone per scattare foto? 




Se siete interessati ad argomenti il campo del Mobile o dei Social Media, seguitemi su Twitter, @AlexCerveza e, of course, su Instagram!




Alla prossima,

Wednesday 6 February 2013

[#INFOGRAPHIC] 7 Modi per diventare Minimal

State cercando la vostra strada nel mondo del Minimalismo? Date un'occhiata a questa splendida infografica.

Ecco i consigli:
  • Disfatevi di tutto ciò che non è superfluo
  • Create strutture
  • Smettete di cercare significati nascosti
  • Fate vostro ciò che è solido
  • Perdetevi negli schemi
  • Non abbiate paura degli spazi vuoti
  • Siate clean
  • Utilizzate i colori
  • Non siate troppo espressivi
E infine, la cosa più importante:
Less is more, but less is more difficult than it looks!


[#STARTUP] Le opportunità in Italia ci sono. In particolare in ambito Mobile!



Anche in Italia c’è spazio per le Start Up. In particolare in ambito Mobile.
Questo è stato il messaggio lanciato dal Politecnico durante l’Osservatorio per il Mobile Marketing & Service: crederci per fare il salto!, da gente che di idee di successo se ne intende.
Dal palco dell’aula Carlo De Carlo del Politecnico di Milano hanno parlato alcuni dei più importanti Venture Capitalist e Business Angels italiani.

Alla tavola rotonda moderata da Andrea Rangone, delegato del Rettore per l’Incubatore PoliHub, hanno partecipato Fausto Boni (General Partner – 360° Capital Partners),  Gianluca Dettori (dPixel), Gianfausto Ferrari  (Superpartes – Talent Garden), Enrico Gasperini (Digital Magics), Aurelio Mezzotero (Atlante Ventures), Stefano Molino (Innogest SGR) e Fabio Pezzotti (Xandas New Media Ventures). 

Dopo una prima parte in cui sono stati snocciolati dati sul Mobile in Italia (in notevole aumento la percentuale di heavy users di device Mobile nel Belpaese) si è entrati nel vivo con le domande legate al mondo dei device mobile. 

Che tipo di innovazione sta arrivando in Italia?
Fausto Boni: “Con l’evoluzione dei device, parlare di Mobile è riduttivo. Qualsiasi servizio con la localizzazione può essere catalogato come Mobile service: chiunque è sempre connesso, 24h su 24. 
La pervasività dei device apre delle opportunità di disruption per business a cui non bastava il web tradizionale: ad esempio il settore dei Taxi, in una città come Londra, è stato positivamente influenzato da applicativi mobile.”
Un monito infine da parte di Boni: “Chi non considera l’innovazione che può apportare il Mobile rischia di soccombere.” E in Italia, non tutte le Aziende sembrano aver compreso quanto questo settore sia in ascesa. Basti pensare che molti siti non sono stati ancora adattati per la versione mobile!

Gianluca Dettori: “Abbiamo finanziato 18 società che non definirei Mobile, ma in ognuna di queste c’era una componente di mobilità. Chi crea una Startup oggi non può esimersi da pensare ad una strategia Mobile”. 

Enrico Gasperini va al sodo e cerca di svegliare chi sogna di creare una start up: “Un’app non basta per fare una start up! Molti ragazzi vengono in azienda a propormi delle applicazioni convinti che basti questo... ma non è così.”
E poi Gasperini cita un dato importante: “La media europea del digital PIL è 5%. In Italia siamo ancora al 2%: c’è ancora da crescere molto!” Una sfida e un’opportunità allo stesso tempo: le aziende italiane sono pronte a coglierla?

Aurelio Mezzotero cita degli ambiti dove secondo lui non vi è ancora un’azienda che domina il mercato: “Ci sono delle praterie in alcuni ambiti. Ad esempio nel Mobile Payment non c’è ancora un progetto vincente, sarebbe bello che vi fosse in progetto in questo ambito che riuscisse ad imporsi sul mercato”.
Poi Mezzotero cita un progetto in cui ha investito ultimamente: “Abbiamo invenstito in una community di “cacciatori di trend”, persone che vanno alla ricerca di cambiamenti, anche lievi, e che possono aiutare le società ad investire correttamente.

Stefano Molino utilizza un linguaggio molto tecnico nel suo intervento, per addetti ai lavori. Ed è proprio ciò che cercavo in una conferenza come questa: “La Gamification è lo strumento che viene utilizzato per veicolare dell’Adveritising percepito come reward ed è un ottimo alleato per le aziende che vogliono ad esempio fare re-targeting sui consumatori.”
 Molino poi ha citato Beintoo, un’azienda che crea programmi di Loyalty e strategie di Gamification per aziende.

Poi Rangone ha fatto un’altra domanda interessante ai partecipanti e che ha fatto scatenare coloro che twittavano live all’evento con l’hashtag #OMMS12.

 Che opportunità concrete ci sono per Start Up che nascono in Italia? Che requisiti deve avere un Start Up per gli investitori?

Fausto Boni: “Oltre all’idea bisogna avere la capacità di agire e trovare il giusto time to market per agire”.

Gianfausto Ferrari: “Abbiamo delle strutture che aiutano i creatori di Start Up a lasciare che le idee non restino tali. Vogliamo persone motivate, che pensino che le loro idee possano cambiare non solo la vita degli altri ma anche la loro stessa vita”. 

Enrico Gasperini fa un invito agli entrepreneur italiani a non essere gelosi delle loro idee: “Gli Imprenditori italiani non amano lo sharing. Si accontentano del proprio orticello. Mi auguro che gli imprenditori capiscano che è meglio avere più soci per allargare il proprio business per passare dal’’essere re di un giardinetto a un qualcosa di più grande”.

Aurelio Mezzotero fa un’importante affermazione: “Dei 14 progetti in cui abbiamo investito, nessun imprenditore era uguale all’altro. Di questi progetti, coloro che risultano più “venditori” sono quelli che hanno una marcia in più. Saper vendere, in un mercato super competitivo come quello Digitale, non è facile.  E sappiate che i primi a cui dovete vendere l’idea sono coloro che vi devono finanziare!”

Stefano Molino: “Nel Mobile è possibile fare degli investimenti limitati all’inizio, da quali però si può ottenere una crescita sostanziale; è possibile comprendere se vale la pena continuare a scommetere su un’idea.” 
E poi Molina cita una caratteristica fondamentale del mercato mobile, spesso non compresa dalle aziende italiane: “E’ importante la semplicità: cose troppo difficili da comprendere per gli utenti sono destinate al fallimento!”

Fabio Pezzotti va al sodo: “Un consiglio per le Start Up è cercare di puntare alla sostituzione di servizi tradizionali (es. Volantini, couponing -> groupon). Pensiamo poi al design, alla distribuzione e alla viralità: Ruzzle è un esempio incredibile di come il successo di un prodotto sia legato a fattori reali e tangibili.”


I messaggi lanciati da questa tavola rotonda sono tangibili:
·         MONEY. Già, denaro. Non è vero che in Italia non girano soldi. Coloro che sono pronti a finanziare Start Up ci sono (sette i presenti solo al Politecnico, ma non sono gli unici) e sono disposti ad ascoltarvi. Mettete su un progetto.
·         SELL. Un’idea non basta: saper vendere è un’arte non da tutti. Prima di vendere ai consumatori, bisogna vendere a coloro che finanzieranno la vostra idea.
·         OPPORTUNITIES. Il Mobile è un mercato in evoluzione. L’utilizzo dei dispositivi mobili è in costante aumento (a discapito dei dispositivi desktop). Il futuro è aperto. Le aziende possono tuffarsi in nuovi progetti e conquistare il mercato. Non c’è ancora un chiaro vincitore.  E le opportunità esistono anche per le piccole aziende!
·         BELIEVE. Se voi non siete i primi a credere nelle vostre idee, nessun altro lo farà!


Serve aiuto? Con Reinventami ci occupiamo da tempo di Mobile, aiutando con successo molte realtà a sviluppare una strategia vincente in questo ambito. Se siete interessati a questo tema per la vostra azienda e volete un aiuto, contattateci! Se invece volete restare aggiornati, seguitemi su Twitter, @AlexCerveza per restare aggiornati sulle ultime novità.

Alessandro Capezza

Tuesday 5 February 2013

[#INFOGRAFICA] Fare una Start Up in Italia quanto mi costa?

 Avete sempre sognato di mettervi in proprio e abbandonare il vostro noioso posto di lavoro?
Avete un'idea che vi sembra buona e volete finalmente metterla in atto?
In questa infografica ecco spiegate tutte le possibilità che avete per creare la vostra Startup. Dalla SNC fino alle Partite IVA!