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Wednesday 6 February 2013

[#STARTUP] Le opportunità in Italia ci sono. In particolare in ambito Mobile!



Anche in Italia c’è spazio per le Start Up. In particolare in ambito Mobile.
Questo è stato il messaggio lanciato dal Politecnico durante l’Osservatorio per il Mobile Marketing & Service: crederci per fare il salto!, da gente che di idee di successo se ne intende.
Dal palco dell’aula Carlo De Carlo del Politecnico di Milano hanno parlato alcuni dei più importanti Venture Capitalist e Business Angels italiani.

Alla tavola rotonda moderata da Andrea Rangone, delegato del Rettore per l’Incubatore PoliHub, hanno partecipato Fausto Boni (General Partner – 360° Capital Partners),  Gianluca Dettori (dPixel), Gianfausto Ferrari  (Superpartes – Talent Garden), Enrico Gasperini (Digital Magics), Aurelio Mezzotero (Atlante Ventures), Stefano Molino (Innogest SGR) e Fabio Pezzotti (Xandas New Media Ventures). 

Dopo una prima parte in cui sono stati snocciolati dati sul Mobile in Italia (in notevole aumento la percentuale di heavy users di device Mobile nel Belpaese) si è entrati nel vivo con le domande legate al mondo dei device mobile. 

Che tipo di innovazione sta arrivando in Italia?
Fausto Boni: “Con l’evoluzione dei device, parlare di Mobile è riduttivo. Qualsiasi servizio con la localizzazione può essere catalogato come Mobile service: chiunque è sempre connesso, 24h su 24. 
La pervasività dei device apre delle opportunità di disruption per business a cui non bastava il web tradizionale: ad esempio il settore dei Taxi, in una città come Londra, è stato positivamente influenzato da applicativi mobile.”
Un monito infine da parte di Boni: “Chi non considera l’innovazione che può apportare il Mobile rischia di soccombere.” E in Italia, non tutte le Aziende sembrano aver compreso quanto questo settore sia in ascesa. Basti pensare che molti siti non sono stati ancora adattati per la versione mobile!

Gianluca Dettori: “Abbiamo finanziato 18 società che non definirei Mobile, ma in ognuna di queste c’era una componente di mobilità. Chi crea una Startup oggi non può esimersi da pensare ad una strategia Mobile”. 

Enrico Gasperini va al sodo e cerca di svegliare chi sogna di creare una start up: “Un’app non basta per fare una start up! Molti ragazzi vengono in azienda a propormi delle applicazioni convinti che basti questo... ma non è così.”
E poi Gasperini cita un dato importante: “La media europea del digital PIL è 5%. In Italia siamo ancora al 2%: c’è ancora da crescere molto!” Una sfida e un’opportunità allo stesso tempo: le aziende italiane sono pronte a coglierla?

Aurelio Mezzotero cita degli ambiti dove secondo lui non vi è ancora un’azienda che domina il mercato: “Ci sono delle praterie in alcuni ambiti. Ad esempio nel Mobile Payment non c’è ancora un progetto vincente, sarebbe bello che vi fosse in progetto in questo ambito che riuscisse ad imporsi sul mercato”.
Poi Mezzotero cita un progetto in cui ha investito ultimamente: “Abbiamo invenstito in una community di “cacciatori di trend”, persone che vanno alla ricerca di cambiamenti, anche lievi, e che possono aiutare le società ad investire correttamente.

Stefano Molino utilizza un linguaggio molto tecnico nel suo intervento, per addetti ai lavori. Ed è proprio ciò che cercavo in una conferenza come questa: “La Gamification è lo strumento che viene utilizzato per veicolare dell’Adveritising percepito come reward ed è un ottimo alleato per le aziende che vogliono ad esempio fare re-targeting sui consumatori.”
 Molino poi ha citato Beintoo, un’azienda che crea programmi di Loyalty e strategie di Gamification per aziende.

Poi Rangone ha fatto un’altra domanda interessante ai partecipanti e che ha fatto scatenare coloro che twittavano live all’evento con l’hashtag #OMMS12.

 Che opportunità concrete ci sono per Start Up che nascono in Italia? Che requisiti deve avere un Start Up per gli investitori?

Fausto Boni: “Oltre all’idea bisogna avere la capacità di agire e trovare il giusto time to market per agire”.

Gianfausto Ferrari: “Abbiamo delle strutture che aiutano i creatori di Start Up a lasciare che le idee non restino tali. Vogliamo persone motivate, che pensino che le loro idee possano cambiare non solo la vita degli altri ma anche la loro stessa vita”. 

Enrico Gasperini fa un invito agli entrepreneur italiani a non essere gelosi delle loro idee: “Gli Imprenditori italiani non amano lo sharing. Si accontentano del proprio orticello. Mi auguro che gli imprenditori capiscano che è meglio avere più soci per allargare il proprio business per passare dal’’essere re di un giardinetto a un qualcosa di più grande”.

Aurelio Mezzotero fa un’importante affermazione: “Dei 14 progetti in cui abbiamo investito, nessun imprenditore era uguale all’altro. Di questi progetti, coloro che risultano più “venditori” sono quelli che hanno una marcia in più. Saper vendere, in un mercato super competitivo come quello Digitale, non è facile.  E sappiate che i primi a cui dovete vendere l’idea sono coloro che vi devono finanziare!”

Stefano Molino: “Nel Mobile è possibile fare degli investimenti limitati all’inizio, da quali però si può ottenere una crescita sostanziale; è possibile comprendere se vale la pena continuare a scommetere su un’idea.” 
E poi Molina cita una caratteristica fondamentale del mercato mobile, spesso non compresa dalle aziende italiane: “E’ importante la semplicità: cose troppo difficili da comprendere per gli utenti sono destinate al fallimento!”

Fabio Pezzotti va al sodo: “Un consiglio per le Start Up è cercare di puntare alla sostituzione di servizi tradizionali (es. Volantini, couponing -> groupon). Pensiamo poi al design, alla distribuzione e alla viralità: Ruzzle è un esempio incredibile di come il successo di un prodotto sia legato a fattori reali e tangibili.”


I messaggi lanciati da questa tavola rotonda sono tangibili:
·         MONEY. Già, denaro. Non è vero che in Italia non girano soldi. Coloro che sono pronti a finanziare Start Up ci sono (sette i presenti solo al Politecnico, ma non sono gli unici) e sono disposti ad ascoltarvi. Mettete su un progetto.
·         SELL. Un’idea non basta: saper vendere è un’arte non da tutti. Prima di vendere ai consumatori, bisogna vendere a coloro che finanzieranno la vostra idea.
·         OPPORTUNITIES. Il Mobile è un mercato in evoluzione. L’utilizzo dei dispositivi mobili è in costante aumento (a discapito dei dispositivi desktop). Il futuro è aperto. Le aziende possono tuffarsi in nuovi progetti e conquistare il mercato. Non c’è ancora un chiaro vincitore.  E le opportunità esistono anche per le piccole aziende!
·         BELIEVE. Se voi non siete i primi a credere nelle vostre idee, nessun altro lo farà!


Serve aiuto? Con Reinventami ci occupiamo da tempo di Mobile, aiutando con successo molte realtà a sviluppare una strategia vincente in questo ambito. Se siete interessati a questo tema per la vostra azienda e volete un aiuto, contattateci! Se invece volete restare aggiornati, seguitemi su Twitter, @AlexCerveza per restare aggiornati sulle ultime novità.

Alessandro Capezza

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